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Incontinenza e Parkinson: quando si manifesta e cosa fare?

Come prevenire e curare incontinenza e parkinson

Il morbo di Parkinson è molto più di una sfida individuale; è un’imponente battaglia che milioni di persone affrontano quotidianamente in tutto il mondo. Oltre ai sintomi ben noti come tremori, rigidità e bradicinesia, vi è un aspetto meno discusso ma altrettanto significativo: l’incontinenza urinaria e fecale.

È importante riconoscere che l’incontinenza, sebbene talvolta sia considerata un argomento delicato, è una realtà per molti pazienti affetti da Parkinson e i loro caregiver. Questa connessione tra la malattia e i disturbi del controllo vescicale e intestinale è più frequente di quanto si pensi, anche se non è automatica per ogni individuo colpito da Parkinson.

Affrontare questa realtà richiede una consapevolezza e una comprensione più profonde. L’incontinenza urinaria e fecale può avere un impatto significativo sulla qualità di vita, influenzando le attività quotidiane, l’autostima e persino le relazioni sociali. È un aspetto della malattia che va affrontato con empatia e solidarietà.

In questo articolo, esploreremo in dettaglio questa connessione tra il morbo di Parkinson e l’incontinenza, offrendo informazioni chiare e supporto per coloro che sono direttamente o indirettamente colpiti da questa sfida

Incontinenza e Parkinson: le cause

Nel contesto del morbo di Parkinson, diversi sintomi possono contribuire all’insorgenza dell’incontinenza, rendendo importante comprendere come la malattia influenzi il controllo vescicale e intestinale. Ecco una panoramica dei fattori chiave:

  • Danni ai nervi: La degenerazione dei neuroni dopaminergici nel cervello, tipica del morbo di Parkinson, può estendersi ai nervi responsabili del controllo della vescica e dell’intestino. Questo danneggiamento può compromettere la capacità del corpo di regolare la minzione e l’evacuazione intestinale, contribuendo all’insorgenza dell’incontinenza.
  • Problemi di mobilità: La rigidità, caratterizzata da una maggiore resistenza ai movimenti, e la bradicinesia, rallentamento dei movimenti volontari, sono sintomi comuni del Parkinson. Questi possono rendere difficile per i pazienti raggiungere il bagno in tempo quando avvertono l’urgenza di urinare o defecare, aumentando il rischio di episodi di incontinenza.
  • Stitichezza: La stitichezza è un problema comune associato al morbo di Parkinson, influenzato dalla ridotta motilità intestinale e dal rallentamento del transito intestinale. La stitichezza può peggiorare l’incontinenza fecale, poiché la presenza di feci accumulate nel retto può causare perdite involontarie di materiale fecale.
  • Farmaci: Alcuni farmaci utilizzati nel trattamento del morbo di Parkinson possono avere effetti collaterali che influenzano il controllo vescicale e intestinale. Ad esempio, alcuni farmaci anticolinergici possono causare ritenzione urinaria, mentre altri possono aumentare il rischio di diarrea o incontinenza fecale.

Parkinson e incontinenza urinaria

È ampiamente riconosciuto che l’incontinenza urinaria sia una problematica frequente tra i pazienti affetti da morbo di Parkinson, sebbene non tutti ne siano afflitti. Questa associazione è ben documentata, ma è importante sottolineare che non è detto che ogni individuo colpito da Parkinson manifesti tale sintomo.

In base all’analisi dei sintomi urinari associati al morbo di Parkinson, possono essere identificate diverse forme di incontinenza urinaria:

  • Incontinenza urinaria da urgenza: Caratterizzata da un bisogno impellente di urinare e dall’incapacità di trattenere l’urina. Questo tipo di incontinenza può essere particolarmente debilitante per i pazienti, poiché l’urgenza può essere improvvisa e difficile da controllare.
  • Incontinenza urinaria da stress: Si verifica quando l’urina fuoriesce a causa di un aumento della pressione addominale, ad esempio durante la tosse, lo starnuto o il sollevamento di un peso. Questa forma di incontinenza è spesso legata a una compromissione dei muscoli del pavimento pelvico.

Inoltre, la nicturia, ovvero il bisogno frequente di urinare durante la notte, è un sintomo non motorio comune tra i pazienti affetti da Parkinson. Questo può contribuire a disturbi del sonno e a un maggiore disagio durante la notte.

Infine, è importante menzionare che esiste un’ipotesi di associazione tra il morbo di Parkinson e i problemi alla prostata, ma la natura di questa correlazione è ancora oggetto di studio. È necessario condurre ulteriori ricerche per comprendere appieno la relazione tra il Parkinson e i disturbi della prostata, nonché il loro impatto sulla funzione urinaria.

In definitiva, mentre l’incontinenza urinaria è una complicanza comune del morbo di Parkinson, è essenziale riconoscere che la sua manifestazione può variare da persona a persona. La consapevolezza di queste diverse forme di incontinenza e dei loro sintomi è fondamentale per una gestione efficace e personalizzata della condizione urinaria nei pazienti affetti da Parkinson.

Prevenzione e cura incontinenza

Parkinson e incontinenza fecale

L’incontinenza fecale è un disturbo caratterizzato dalla perdita involontaria di feci o gas. È un problema comune che può verificarsi in diverse condizioni mediche, inclusa la malattia di Parkinson. La malattia di Parkinson è una malattia neurodegenerativa progressiva che colpisce il sistema nervoso, compromettendo la motilità e la coordinazione muscolare, incluso il controllo degli sfinteri intestinali.

Ci sono diversi fattori che possono contribuire all’incontinenza fecale nei pazienti affetti da morbo di Parkinson:

  • Stitichezza cronica: La stitichezza è comune nei pazienti con malattia di Parkinson a causa della compromissione della motilità intestinale. La ridotta motilità intestinale può causare feci dure e secche che possono essere difficili da espellere, portando alla stitichezza. La stitichezza cronica può aumentare il rischio di incontinenza fecale, in quanto le feci dure possono accumularsi nell’intestino e causare perdite fecali.
  • Compromissione della motilità intestinale: La malattia di Parkinson può influenzare la motilità intestinale, riducendo la capacità dell’intestino di spostare le feci attraverso il tratto gastrointestinale in modo efficiente. Questo può portare a un accumulo di feci nell’intestino, aumentando il rischio di incontinenza fecale.
  • Disfunzione del pavimento pelvico: Il pavimento pelvico svolge un ruolo cruciale nel controllo degli sfinteri intestinali. La disfunzione del pavimento pelvico, che può verificarsi nei pazienti con malattia di Parkinson a causa della compromissione muscolare e della coordinazione, può portare a una ridotta capacità di controllare le evacuazioni intestinali, aumentando così il rischio di perdite fecali.
  • Effetti collaterali dei farmaci: Alcuni farmaci utilizzati nel trattamento della malattia di Parkinson possono avere effetti collaterali gastrointestinali, tra cui la diarrea o la stitichezza, che possono aumentare il rischio di incontinenza fecale.
  • Difficoltà motorie e deambulatorie: I pazienti con malattia di Parkinson possono avere difficoltà motorie e deambulatorie che rendono difficile raggiungere rapidamente il bagno quando si avverte l’urgenza di defecare, aumentando così il rischio di perdite fecali.

Per gestire l’incontinenza fecale nei pazienti con morbo di Parkinson, è importante una valutazione completa da parte di un medico specialista, che può includere modifiche dello stile di vita, terapia farmacologica, terapia comportamentale e interventi chirurgici in alcuni casi. Inoltre, il coinvolgimento di un fisioterapista specializzato nel pavimento pelvico può essere utile nel migliorare il controllo degli sfinteri intestinali e ridurre il rischio di perdite fecali.

Incontinenza e Parkinson: come gestirla?

L’incontinenza urinaria e fecale può essere un sintomo frustrante e debilitante del morbo di Parkinson. Tuttavia, con l’approccio giusto, è possibile gestirla efficacemente e migliorare la qualità di vita.

Ovviamente la prima cosa da fare è coinvolgere un medico, capace di valutare la gravità della situazione e di suggerire le modalità d’intervento più efficaci. Queste includono:

  • modifiche allo stile di vita (limitare l’assunzione di liquidi nelle ore serali, evitare bevande irritanti, …)
  • praticare esercizi di Kegel per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico
  • implementare una dieta sana e ricca di fibre per prevenire la stitichezza
  • terapie farmacologiche

A terapia in corso, i prodotti assorbenti possono fornire protezione in caso di perdite urinarie o fecali, favorendo una migliore gestione dell’incontinenza. L’utilizzo di dispositivi come i Molicare Pants Mobile 10 gocce garantisce sicurezza in caso di incontinenza urinaria e per quella fecale sono ideali i pannoloni assorbenti a strappo con adesivi come i Serenity SoftDRY Sensitive Pannolone Mutandina MAXI disponibili con vari gradi di assorbenza.

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