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Incontinenza da sforzo: cos’è, cause e rimedi

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L’incontinenza urinaria da sforzo (IUS) è una condizione caratterizzata dalla perdita involontaria di urina durante attività che aumentano la pressione addominale, come tossire, starnutire, ridere, sollevare pesi o fare esercizio fisico.

In Italia, la prevalenza dell’IUS varia tra il 10% e il 40% nelle donne adulte, a seconda delle fasce di età e dei metodi di rilevazione. Tra gli uomini, è meno comune, con prevalenze intorno al 5-10%, soprattutto in seguito a interventi chirurgici come la prostatectomia.

L’IUS è più frequente nelle donne, con un aumento significativo dopo la menopausa. Circa il 20-30% delle donne sopra i 40 anni ne è affetta, e questa percentuale sale fino al 50% nelle donne oltre i 70 anni.

Sebbene meno comune, la prevalenza negli uomini aumenta con l’età e in presenza di fattori di rischio come interventi chirurgici alla prostata.

Oltre all’età e al sesso, altri fattori di rischio includono obesità, parti vaginali multipli, condizioni croniche che causano tosse (come la broncopneumopatia cronica ostruttiva), e attività fisiche intense.

Una diagnosi precoce è fondamentale per gestire efficacemente l’IUS e migliorare la qualità di vita delle persone affette. Un approccio personalizzato, basato sulle caratteristiche individuali e sulla gravità dei sintomi, può significativamente ridurre l’impatto dell’IUS e migliorare il benessere generale dei pazienti.

Cos’è l’incontinenza da sforzo?

L’incontinenza urinaria da sforzo (IUS) è definita come la perdita involontaria di urina che si verifica quando la pressione all’interno della vescica supera la pressione di chiusura dell’uretra in seguito a un aumento della pressione intra-addominale. Questo aumento di pressione può essere causato da attività quotidiane come tossire, starnutire, ridere, sollevare pesi o fare esercizio fisico.

La vescica urinaria e l’uretra, sostenute dai muscoli del pavimento pelvico, sono responsabili del controllo della minzione. Nell’IUS, ci sono spesso problemi associati alla debolezza del pavimento pelvico, che non riesce a supportare adeguatamente la vescica e l’uretra. 

Secondo dati recenti L’IUS è una delle principali categorie di incontinenza urinaria, distinta dall’ Incontinenza da Urgenza (IU). Mentre l’IUS è legata all’aumento della pressione addominale, l’IU è caratterizzata da un improvviso e intenso bisogno di urinare che può risultare in una perdita involontaria di urina. Nell’IU, la causa principale è l’iperattività del muscolo detrusore della vescica.

Incontinenza da sforzo: le cause

Le cause dell’IUS possono essere suddivise in diverse categorie:

Debolezza del pavimento pelvico

Anatomia e Funzione del Pavimento Pelvico: Il pavimento pelvico è un insieme di muscoli e tessuti che chiudono inferiormente il bacino, sostenendo gli organi pelvici (vescica, utero e retto). Questi muscoli aiutano a mantenere la continenza urinaria e fecale, nonché a stabilizzare il bacino e la colonna vertebrale.

Fattori che possono indebolire il pavimento pelvico:

  • Parto: Il parto vaginale può causare stiramenti, lacerazioni o danni ai muscoli e ai nervi del pavimento pelvico.
  • Traumi: Lesioni traumatiche, come incidenti o interventi chirurgici pelvici, possono indebolire la muscolatura.
  • Invecchiamento: Con l’età, i muscoli del pavimento pelvico possono perdere tono e forza.
  • Obesità: L’eccesso di peso aumenta la pressione sul pavimento pelvico.
  • Esercizi ad alto impatto: Attività fisiche intense e ripetitive possono mettere a dura prova il pavimento pelvico.

Danno ai nervi

Tipi di nervi coinvolti nell’incontinenza urinaria: I nervi pelvici (pudendo, ipogastrico e pelvico) innervano i muscoli del pavimento pelvico e sono essenziali per il controllo della continenza.

Cause di danni ai nervi:

  • Parto: Il passaggio del bambino attraverso il canale del parto può comprimere e danneggiare i nervi.
  • Interventi chirurgici: Chirurgie pelviche, come l’isterectomia, possono lesionare i nervi.
  • Malattie: Condizioni come il diabete possono danneggiare i nervi periferici (neuropatia diabetica), compromettendo la funzione del pavimento pelvico.

Ipermobilità uretrale

Meccanismo di continenza urinaria e ruolo dell’uretra: La continenza urinaria dipende dal corretto funzionamento del muscolo sfintere uretrale e dalla posizione dell’uretra. L’uretra è mantenuta chiusa grazie al supporto del pavimento pelvico e alla pressione intra-uretrale superiore a quella vescicale.

Fattori che possono causare ipermobilità uretrale:

  • Debolezza del pavimento pelvico: La perdita di supporto muscolare può far sì che l’uretra si sposti e non riesca a mantenere una chiusura adeguata.
  • Parto: Come già menzionato, il trauma del parto può compromettere le strutture di supporto uretrale.
  • Invecchiamento e menopausa: La diminuzione degli estrogeni può influire sulla tonicità dei muscoli pelvici.

Fattori ormonali

Cambiamenti ormonali durante la menopausa e loro effetto sul pavimento pelvico: Durante la menopausa, il calo degli estrogeni porta a una diminuzione dell’elasticità e della forza del tessuto connettivo e dei muscoli del pavimento pelvico, aumentando il rischio di IUS.

Terapia ormonale sostitutiva e suoi effetti sull’IUS: La terapia ormonale sostitutiva (THS) può migliorare la tonicità dei muscoli del pavimento pelvico e la funzione uretrale, riducendo i sintomi dell’IUS in alcune donne. Tuttavia, i benefici devono essere valutati rispetto ai potenziali rischi della THS.

Altre cause

Malattie neurologiche: Patologie come la sclerosi multipla, il morbo di Parkinson e altre malattie neurologiche possono interferire con il controllo nervoso della continenza urinaria.

Difetti congeniti: Anomalie congenite che interessano la struttura del pavimento pelvico o dell’apparato urinario possono predisporre all’IUS.

Incontinenza da sforzo: i sintomi

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L’incontinenza urinaria da sforzo (IUS) si manifesta principalmente con la perdita involontaria di urina durante attività che aumentano la pressione addominale. Queste attività includono il ridere, tossire, starnutire, sollevare pesi, correre o fare esercizio fisico.

Possiamo suddividere questi sintomi in diversi gradi di gravità:

  1. Grado 1: Lieve
    • Descrizione: Perdite di urina minime e occasionali.
    • Manifestazioni:
      • Ridere o starnutire.
      • Tossire forte.
    • Impatto sulla vita quotidiana: Minimo, ma può causare disagio o imbarazzo.
    • Esempio: Una donna che perde alcune gocce di urina mentre ride o starnutisce.
  1. Grado 2: Moderata
    • Descrizione: Perdite di urina più frequenti e abbondanti, soprattutto durante sforzi fisici moderati.
    • Manifestazioni:
      • Correre.
      • Saltare.
      • Sollevare pesi moderati.
    • Impatto sulla vita quotidiana: Necessità di indossare protezioni come assorbenti, può limitare alcune attività fisiche.
    • Esempio: Un uomo che nota una bagnatura significativa dei pantaloni durante una corsa leggera o sollevando un oggetto pesante.
  1. Grado 3: Grave
    • Descrizione: Perdite di urina abbondanti e quasi costanti durante attività fisiche leggere.
    • Manifestazioni:
      • Camminare.
      • Alzarsi da una sedia.
      • Piegarsi.
    • Impatto sulla vita quotidiana: Potenziale isolamento sociale, uso costante di assorbenti o pannolini, necessità di cambiarsi frequentemente.
    • Esempio: Una persona che perde urina mentre cammina o si alza dalla sedia, con necessità di cambiare spesso gli indumenti.

È fondamentale non sottovalutare i sintomi dell’IUS. Anche una lieve incontinenza può peggiorare nel tempo e influenzare significativamente la qualità della vita. Consultare un medico è importante per:

  • Diagnosi Corretta: Identificare la causa esatta dell’incontinenza.
  • Trattamenti Appropriati: Accedere a opzioni di trattamento che possono includere esercizi pelvici, farmaci, dispositivi medici o interventi chirurgici.
  • Prevenzione del Peggioramento: Intervenire precocemente può prevenire il peggioramento dei sintomi.

Riconoscere i sintomi e agire tempestivamente può migliorare notevolmente il benessere e la qualità della vita.

Incontinenza da sforzo: la diagnosi

Il processo di diagnosi dell’incontinenza urinaria da sforzo (IUS) si articola in diverse fasi, ognuna delle quali ha lo scopo di identificare con precisione la causa del problema e determinare il trattamento più appropriato:

Anamnesi

L’anamnesi è il primo passo nel processo diagnostico. Consiste in una serie di domande che il medico pone al paziente per raccogliere informazioni sulla storia medica, i sintomi attuali, la frequenza e la gravità dell’incontinenza, e gli eventuali fattori scatenanti. 

Esame obiettivo

L’esame obiettivo include un’osservazione fisica e una valutazione del pavimento pelvico. Il medico può eseguire un esame fisico generale per valutare la salute complessiva del paziente ed esame pelvico per le donne o esame rettale per gli uomini, per controllare eventuali anomalie anatomiche o debolezze muscolari.

Test urodinamici

I test urodinamici servono a misurare come funziona la vescica e l’uretra. Tra i principali test ci sono:

  • Cistomanometria: Misura la pressione nella vescica durante il riempimento e il svuotamento. Durante il test, un catetere viene inserito nella vescica per riempirla di liquido e misurare la pressione.
  • Urodinamica completa: Include una serie di test tra cui la cistomanometria, l’elettromiografia (che misura l’attività muscolare), e lo studio del flusso urinario. Questi test combinati forniscono un quadro dettagliato del funzionamento del tratto urinario inferiore.

Per prepararsi a questi test, il paziente potrebbe essere invitato a bere liquidi e a evitare la minzione per alcune ore prima dell’appuntamento. Durante il test, il paziente viene posizionato su una sedia o un lettino, e vengono inseriti piccoli cateteri nella vescica e nel retto per le misurazioni necessarie.

I risultati dei test urodinamici vengono analizzati dal medico per identificare eventuali problemi come:

  • Pressione eccessiva nella vescica.
  • Debolezza dello sfintere uretrale.
  • Anomalie nel funzionamento del muscolo detrusore (muscolo della vescica).

Altri esami diagnostici

In alcuni casi, possono essere necessari esami aggiuntivi come:

  • Ecografia: Utilizzata per visualizzare la vescica e altre strutture pelviche.
  • Risonanza magnetica (RM): Fornisce immagini dettagliate del tessuto pelvico e può essere utile per individuare anomalie strutturali.

Questi esami supplementari offrono ulteriori informazioni che possono essere utili per una diagnosi più accurata e per pianificare un trattamento mirato.

In sintesi, la diagnosi dell’IUS richiede un approccio multiplo che combina la raccolta di informazioni mediche, l’esame fisico e una serie di test specifici. Questo processo permette al medico di comprendere appieno il problema e di elaborare il piano terapeutico più efficace per il paziente.

Incontinenza da sforzo: terapia e trattamento

Esercizi di rafforzamento del pavimento pelvico (es. Kegel)

Gli esercizi di Kegel sono volti a rafforzare i muscoli del pavimento pelvico, che supportano la vescica e l’uretra. Consistono in contrazioni volontarie e ripetute di questi muscoli.

Vantaggi:
  • Non invasivi e possono essere eseguiti ovunque.
  • Migliorano il controllo urinario e la salute pelvica generale.
  • Nessun costo significativo se eseguiti autonomamente.
Svantaggi:
  • Richiedono costanza e impegno regolare.
  • I risultati possono richiedere settimane o mesi per essere evidenti.
  • Efficacia variabile a seconda della gravità dell’IUS e della correttezza dell’esecuzione.
Effetti collaterali:
  • Rari se eseguiti correttamente; possono includere affaticamento muscolare.
Costi:
  • Bassi, soprattutto se eseguiti senza l’assistenza di un professionista.

Biofeedback e altre tecnologie di supporto

Il biofeedback utilizza sensori per aiutare il paziente a identificare e contrarre correttamente i muscoli del pavimento pelvico. Altre tecnologie di supporto possono includere dispositivi che forniscono feedback visivi o sonori.

Vantaggi:
  • Aiuta i pazienti a imparare la tecnica corretta.
  • Può accelerare il processo di apprendimento e migliorare l’efficacia degli esercizi di Kegel.
Svantaggi:
  • Necessita di attrezzature specifiche e sessioni supervisionate.
  • Disponibilità limitata in alcune aree.
Effetti collaterali:
  • Nessuno significativo se utilizzato correttamente.
Costi:
  • Variabili; possono includere il costo delle attrezzature e delle sessioni con un terapista.

Terapia fisica: elettrostimolazione e rieducazione perineale

L’elettrostimolazione utilizza impulsi elettrici per stimolare e rafforzare i muscoli del pavimento pelvico. La rieducazione perineale include esercizi specifici guidati da un fisioterapista.

Vantaggi:
  • Può essere molto efficace nel rafforzare i muscoli pelvici.
  • Utile per pazienti che trovano difficoltà a contrarre i muscoli autonomamente.
Svantaggi:
  • Richiede attrezzature specializzate e sessioni supervisionate.
  • Potenzialmente scomodo per alcuni pazienti.
Effetti collaterali:
  • Sensazione di disagio durante l’elettrostimolazione.
  • Rari effetti collaterali se eseguiti sotto supervisione professionale.
Costi:
  • Variabili; possono includere il costo delle sessioni e delle attrezzature.

Farmaci

Alcuni farmaci possono essere utilizzati per migliorare il controllo della vescica, come estrogeni topici per le donne in post-menopausa o farmaci che migliorano il tono dello sfintere uretrale.

Vantaggi:
  • Facili da assumere e possono essere efficaci in combinazione con altri trattamenti.
Svantaggi:
  • Effetti variabili e spesso meno efficaci rispetto ad altri trattamenti per l’IUS.
  • Richiedono una prescrizione medica.
Effetti collaterali:
  • Possono includere secchezza vaginale, irritazione locale (per estrogeni topici) e altri effetti sistemici dipendenti dal farmaco specifico.
Costi:
  • Variabili a seconda del farmaco e della durata del trattamento.

Intervento chirurgico

Le opzioni chirurgiche includono procedure come il posizionamento di sling uretrali, iniezioni di agenti bulking e altre tecniche per supportare l’uretra e migliorare il controllo urinario.

Vantaggi:
  • Può offrire una soluzione a lungo termine e altamente efficace per l’IUS.
  • Diverse tecniche disponibili per adattarsi alle esigenze specifiche del paziente.
Svantaggi:
  • Invasivo con necessità di recupero post-operatorio.
  • Rischi associati alla chirurgia, come infezioni, dolore e complicazioni.
Effetti collaterali:
  • Possibili complicazioni chirurgiche come infezioni, lesioni agli organi vicini, e dolore post-operatorio.
Costi:
  • Alti, includendo spese ospedaliere, costi chirurgici e eventuali trattamenti post-operatori.

In conclusione, la scelta del trattamento per l’IUS dipende dalla gravità dei sintomi, dalle preferenze del paziente e dalla risposta ai trattamenti iniziali. È importante discutere tutte le opzioni con un professionista sanitario per determinare il percorso più appropriato.

Come prevenire l’incontinenza da sforzo?

Prevenire l’incontinenza urinaria da sforzo (IUS) è possibile adottando una serie di abitudini e pratiche salutari che contribuiscono a mantenere un buon tono muscolare del pavimento pelvico e a ridurre i fattori di rischio associati. Ecco alcuni consigli pratici:

1. Mantenere un peso corporeo sano

  • Importanza: L’eccesso di peso può aumentare la pressione sulla vescica e sui muscoli del pavimento pelvico, aumentando il rischio di IUS.
  • Consigli pratici:
    • Seguire una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura, proteine magre e cereali integrali.
    • Fare regolare attività fisica come camminare, nuotare o andare in bicicletta per mantenere un peso adeguato.

2. Evitare il fumo

  • Importanza: Il fumo può causare tosse cronica, che a sua volta può esercitare pressione sulla vescica e sui muscoli del pavimento pelvico.
  • Consigli pratici:
    • Smettere di fumare o ridurre il consumo di tabacco.
    • Cercare supporto attraverso programmi di cessazione del fumo o consulenze mediche.

3. Praticare gli esercizi di rafforzamento del pavimento pelvico (es. Kegel)

  • Importanza: Gli esercizi di Kegel possono rafforzare i muscoli del pavimento pelvico, migliorando il controllo della vescica e riducendo il rischio di IUS.
  • Consigli pratici:
    • Identificare i muscoli del pavimento pelvico interrompendo il flusso di urina durante la minzione (solo per scopi di identificazione, non come pratica regolare).
    • Contrarre i muscoli del pavimento pelvico per 5-10 secondi, poi rilassare per lo stesso tempo. Ripetere 10-15 volte, tre volte al giorno.
    • Integrare questi esercizi nella routine quotidiana, come durante le attività domestiche o mentre si è seduti alla scrivania.

4. Evitare sforzi eccessivi

  • Importanza: Sollevare pesi pesanti o fare sforzi fisici intensi può indebolire i muscoli del pavimento pelvico.
  • Consigli pratici:
    • Sollevare oggetti pesanti piegando le ginocchia e mantenendo la schiena dritta per ridurre la pressione sul pavimento pelvico.
    • Usare attrezzature di supporto se necessario e chiedere aiuto per i compiti più pesanti.

5. Adottare una dieta sana e ricca di fibre

  • Importanza: Una dieta ricca di fibre aiuta a prevenire la stitichezza, che può esercitare pressione sui muscoli del pavimento pelvico durante l’evacuazione.
  • Consigli pratici:
    • Consumare cibi ricchi di fibre come frutta, verdura, legumi e cereali integrali.
    • Bere molta acqua per mantenere una buona idratazione e favorire la regolarità intestinale.

6. Gestire la tosse cronica

  • Importanza: Una tosse cronica e persistente può indebolire i muscoli del pavimento pelvico.
  • Consigli pratici:
    • Consultare un medico per gestire condizioni che causano tosse cronica, come allergie o malattie respiratorie.
    • Evitare l’esposizione a irritanti che possono scatenare la tosse, come il fumo o l’inquinamento.

7. Praticare una buona igiene urinaria

  • Importanza: Una buona igiene urinaria aiuta a prevenire infezioni del tratto urinario, che possono aggravare i sintomi di IUS.
  • Consigli pratici:
    • Urinare regolarmente e non trattenere l’urina per periodi prolungati.
    • Mantenere una buona igiene personale per ridurre il rischio di infezioni.

Adottare queste abitudini può contribuire significativamente a prevenire l’insorgenza di IUS e migliorare la qualità della vita

Come gestire l’incontinenza da sforzo?

L’incontinenza urinaria da sforzo (IUS) può avere un impatto significativo sulla vita delle persone che ne soffrono, andando oltre il semplice disagio fisico. Questa patologia può avere un impatto psicologico causando ansia e depressione e perdita di autostima, la paura di avere perdite urinarie in pubblico può causare ansia e, in alcuni casi, portare a depressione. Questa condizione può influire negativamente sulla fiducia in sé stessi e sull’immagine corporea. C’è da considerare inoltre l’impatto sociale: chi soffre di IUS potrebbe evitare eventi sociali, viaggi o attività fisiche per timore di perdite urinarie. Questo comportamento può portare a un senso di isolamento e solitudine, peggiorando ulteriormente il benessere psicologico.

Consigli pratici per la gestione quotidiana dell’IUS

  • Consulenza psicologica: Consultare uno psicologo o un terapista può aiutare a gestire l’ansia e la depressione legate all’IUS.
  • Gruppi di supporto: Partecipare a gruppi di supporto per persone con incontinenza può offrire un senso di comunità e condivisione delle esperienze.
  • Uso di assorbenti: Utilizzare assorbenti specifici per l’incontinenza (disponibili sia per uomo che per donna), che offrono maggiore assorbenza e comfort rispetto ai normali assorbenti igienici. Cambiare l’assorbente regolarmente per prevenire irritazioni cutanee. Avere sempre con sé assorbenti di ricambio per gestire eventuali emergenze.

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