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Incontinenza in gravidanza: perché succede e come gestirla

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L’incontinenza urinaria durante la gravidanza è un problema comune che molte donne possono sperimentare. Questo disturbo si verifica a causa dei cambiamenti fisiologici che il corpo subisce durante la gravidanza.

In questo approfondimento verrà affrontato l’argomento in maniera completa, analizzando i motivi per i quali si verificano perdite di urina in gravidanza, come e quando iniziano a manifestarsi e cosa fare per provare a prevenire o limitare il problema.

Incontinenza in gravidanza: le cause

Secondo studi recenti da parte del National Institutes of Health, oltre il 50% delle donne in gravidanza soffre di incontinenza durante la gestazione.

Per la maggior parte di queste, il problema ha una portata da grave a moderata. Oltre il 70% del campione ha manifestato un’incontinenza da stress e solo una percentuale ridotta è stata invece diagnosticata come incontinenza da urgenza.

Ecco alcune delle ragioni principali per cui può verificarsi l’incontinenza urinaria durante la gravidanza:

  • Pressione sull’utero: Durante la gravidanza, l’utero inizia a crescere e a esercitare pressione sugli organi circostanti, compresa la vescica. Questa pressione può indebolire i muscoli del pavimento pelvico e causare perdite involontarie di urina.
  • Ormoni: Durante la gravidanza, il corpo produce un ormone chiamato progesterone, che rilassa i muscoli, inclusi quelli del pavimento pelvico. Questo può influire sulla capacità del corpo di trattenere l’urina.
  • Incremento del volume sanguigno: Durante la gravidanza, il volume di sangue nel corpo aumenta notevolmente. Questo può aumentare il flusso di sangue ai reni e causare una produzione di urina più elevata, mettendo ulteriore pressione sulla vescica.
  • Crescita del feto: Con l’aumento delle dimensioni del feto, la pressione sulla vescica aumenta ulteriormente, specialmente durante il terzo trimestre.

Quando inizia l’incontinenza in gravidanza?

L’incontinenza urinaria in gravidanza può iniziare a manifestarsi in momenti diversi, alcune donne sviluppano la propria incontinenza in gravidanza già nelle prime settimane. Nelle prime settimane di gravidanza, l’incontinenza urinaria di solito non è una caratteristica comune. Durante questo periodo, il corpo è in fase di adattamento ai cambiamenti ormonali e fisici legati alla gravidanza, ma l’utero è ancora relativamente piccolo e non esercita una pressione significativa sulla vescica.

perdite di urina in gravidanza

Tuttavia, alcune donne possono notare alcune variazioni nelle loro abitudini urinarie o sensazioni legate alla vescica già all’inizio della gravidanza a causa di alcuni dei seguenti fattori:

  • Aumento del flusso sanguigno ai reni: Il corpo inizia a produrre più sangue per supportare la crescita del feto, il che può portare a un aumento del flusso sanguigno ai reni e, di conseguenza, a una produzione di urina più elevata. Questo può comportare una maggiore frequenza urinaria.
  • Cambiamenti ormonali: Gli ormoni come il progesterone aumentano durante la gravidanza e rilassano i muscoli, compresi quelli della vescica. Questo potrebbe influenzare leggermente la capacità del corpo di trattenere l’urina.
  • Aumento del volume dei liquidi: In alcune donne, l’aumento dei livelli di estrogeni può portare a una maggiore sete, il che potrebbe portare a un aumento del consumo di liquidi e, di conseguenza, a una frequenza urinaria più elevata.

La statistica attuale rileva un gran numero di casi di incontinenza in gravidanza dal secondo trimestre e di perdite di urina in gravidanza dal terzo trimestre quando l’utero cresce significativamente e inizia a premere sulla vescica.

Durante il secondo trimestre infatti è possibile che alcune donne sperimentino perdite urinarie o incontinenza urinaria in modo più evidente rispetto al primo trimestre. Ciò è dovuto principalmente, oltre ai fattori già elencati, all’Aumento delle dimensioni dell’utero.

Infatti, nel secondo trimestre, l’utero cresce notevolmente, esercitando una maggiore pressione sulla vescica. Questa pressione può rendere più difficile per i muscoli del pavimento pelvico trattenere l’urina, portando a perdite urinarie quando si tossisce, si starnutisce, si ride o si fa uno sforzo.

Anche dopo il parto non è insolito che le perdite persistano, questo stato, che può protrarsi anche per alcuni mesi è noto come incontinenza urinaria post parto persistente o incontinenza urinaria post partum.

Come trattenere la pipì in gravidanza?

Le situazioni di incontinenza possono essere scomode da gestire e creare non pochi disagi. Molto frequenti sono i casi di colpi di tosse o starnuti e perdite di urina in gravidanza che rischiano di compromettere la serenità della donna nel quotidiano e nelle situazioni sociali.

Vediamo insieme quali possono essere le strade per arginare il problema:

Terapia comportamentale

Abituarsi a urinare ad orari prefissati rappresenta un modo efficace per trattare l’incontinenza da stress a casa. Un metodo comportamentale praticato comunemente è il controllo della vescica

Di seguito passaggi da seguire:

  • Programmare un orario del giorno in cui recarsi al bagno per urinare
  • Una volta giunto il momento, provare ad aspettare un po’ prima di andare in bagno.
  • Mantenere questi intervalli per un certo periodo di tempo (per esempio 1 – 2 giorni).
  • Allungare i tempi tra una visita al bagno e l’altra. 

Altre opzioni includono la gestione del cibo e dei liquidi ed il mantenimento di uno stile di vita sano.

Rinforzo della parete pelvica

Gli esercizi di Kegel sono particolarmente efficaci per rafforzare i muscoli del pavimento pelvico. Puoi praticarli regolarmente per migliorare il controllo della vescica. Chiedi al tuo medico o a un fisioterapista specializzato di insegnarti come eseguirli correttamente.

Uso di dispositivi come gli assorbenti proposti da Bibulo

In questa fase per sentirsi sicure possono venire in aiuto dispositivi usa e getta simili agli assorbenti da ciclo ma specificatamente studiati per assorbire le perdite urinarie.

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