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Cosa fa una badante? Tutte le mansioni

badante

Le badanti sono persone che forniscono assistenza domiciliare, solitamente a persone anziane, disabili o malate. Questo tipo di figura professionale è spesso impiegato per assistere coloro che hanno bisogno di cure e supporto nelle attività quotidiane, ma che desiderano rimanere nel proprio ambiente domestico anziché essere ospitati in strutture specializzate. Cosa fa nello specifico una badante però?

Nel corso di questo articolo verrà analizzata la figura della badante nel suo complesso, con un focus sulle sue mansioni, affrontando anche l’argomento dal punto di vista economico.

Cosa significa badante?

La parola “badante” è stata coniata in Italia per descrivere questo ruolo specifico di assistenza domiciliare. Il termine è diventato di uso comune nel linguaggio italiano per indicare chi svolge queste mansioni di cura e assistenza, ed è stato successivamente adottato anche in altri contesti culturali e linguistici.

La badante entra nel 2002 tra le parole nuove dell’Accademia della Crusca, che indaga sulla sua origine:

“una volta era usato per chi accudiva gli animali: le greggi, le oche o bisognosi di lavoro continuativo come le vacche, i vitelli. Adesso il termine badante è entrato in un testo di legge e si riferisce inequivocabilmente a colei (o colui più raramente) che bada alla persona”.

Il ruolo della badante è spesso cruciale per garantire il benessere e la qualità della vita delle persone che assiste.

Le differenze tra il ruolo della badante nel passato e oggi possono essere influenzate da diversi fattori, tra cui cambiamenti sociali, culturali ed economici. Tuttavia, alcune differenze principali potrebbero includere:

  • Formazione e Qualifiche: Nel passato, le badanti potevano essere persone senza una formazione specifica nel campo della cura e dell’assistenza. Oggi, in molti paesi, ci sono requisiti più rigorosi per la formazione e le qualifiche delle badanti, inclusa la conoscenza delle procedure mediche di base.
  • Regolamentazione: Nel passato, il lavoro delle badanti poteva essere meno regolamentato, con norme più scarse per garantire la qualità dell’assistenza. Oggi, in molti paesi, esistono regolamentazioni che stabiliscono standard minimi per la formazione, la retribuzione e le condizioni di lavoro delle badanti.
  • Conoscenze Mediche: Nell’attuale contesto, le badanti potrebbero essere tenute a possedere una maggiore conoscenza delle questioni mediche e delle esigenze specifiche dei pazienti. Nel passato, questo aspetto potrebbe non essere stato così enfatizzato.
  • Tecnologia: Con l’avanzamento della tecnologia, le badanti oggi potrebbero beneficiare di strumenti e risorse che semplificano il loro lavoro, come dispositivi medici avanzati, applicazioni per la gestione delle cure e la comunicazione con i familiari.
  • Sensibilità Culturale: Nel contesto attuale, c’è una maggiore consapevolezza della diversità culturale e delle esigenze specifiche dei pazienti. Le badanti potrebbero essere formate per rispettare e comprendere meglio le differenze culturali e personali dei pazienti che assistono.

Tipologie di badante

A seconda del contratto sottoscritto, possono essere individuate diverse tipologie di badante. Nei paragrafi seguenti affronteremo queste differenze.

Badante a ore

Il termine “badante a ore” si riferisce a una modalità di impiego della badante basata sul numero di ore lavorative prestate giornalmente o settimanalmente. In genere, una badante a ore viene assunta per fornire assistenza e cura a una persona anziana, malata o disabile solo per determinate fasce orarie o giorni specifici, anziché essere presente a tempo pieno. Si parla anche di badanti diurne o notturne quando l’assistenza è richiesta in fasce orarie specifiche, in modo continuativo.

Ciò significa che la badante a ore presta i suoi servizi solo per un periodo di tempo concordato, spesso in base alle esigenze del paziente o della famiglia. Questa opzione può essere preferita quando non è necessaria un’assistenza continua o quando la persona assistita ha bisogno di cure solo in determinati momenti della giornata.

Il lavoro a ore può essere vantaggioso sia per la badante, che può avere maggiore flessibilità nel proprio orario di lavoro, sia per la famiglia assistita, che paga solo per il tempo effettivamente impiegato. Tuttavia, è importante stabilire chiaramente gli orari e le aspettative prima di iniziare la collaborazione, per evitare malintesi e garantire che le esigenze del paziente siano soddisfatte in modo adeguato.

Badante a chiamata

Il termine “badante a chiamata” si riferisce a una modalità di impiego di una badante basata sul principio di chiamate ad hoc o richieste di assistenza. In altre parole, la badante a chiamata non segue un orario di lavoro regolare o programmato, ma è disponibile per essere chiamata in determinati momenti o situazioni in cui è necessaria assistenza.

Questa modalità di impiego è spesso adottata quando ci sono esigenze specifiche e occasionali di assistenza, anziché un bisogno continuo e regolare di presenza. Ad esempio, la famiglia potrebbe richiedere l’aiuto della badante a chiamata in situazioni di emergenza, durante le assenze temporanee o per affrontare piccoli periodi di necessità di assistenza.

L’approccio a chiamata offre flessibilità sia alla badante che alla famiglia, permettendo di adattare l’assistenza alle esigenze contingenti del paziente. Tuttavia, è essenziale stabilire chiaramente le condizioni e i termini di questo tipo di impiego, inclusi i compensi, per evitare malintesi e garantire una cooperazione efficace quando richiesta.

Badante convivente

La parola “convivente” indica che la badante vive insieme alla persona assistita, offrendo non solo assistenza durante il giorno, ma anche durante la notte. Questo tipo di assistenza è spesso richiesto quando una persona anziana o disabile ha bisogno di un supporto continuo e costante nelle attività quotidiane e nella gestione delle proprie necessità. In questo caso nel compenso sono compresi anche vitto e alloggio.

Badante con anziano

Cosa fa una badante: compiti e mansioni

I compiti di una badante possono variare in base alle esigenze specifiche della persona assistita e al tipo di assistenza richiesta. Tuttavia, di seguito sono elencati alcuni compiti comuni che una badante potrebbe svolgere:

  • Assistenza personale:
    • Aiutare la persona assistita con la pulizia, il bagno e il cambio pannoloni  per i pazienti allettati o che soffrono di incontinenza
    • Assistere nell’indossare abiti adeguati.
    • Aiutare con la deambulazione e il trasferimento da un luogo all’altro.
  • Assistenza domestica:
    • Pulizia: Svolgere compiti di pulizia leggera nelle aree comuni della casa.
    • Preparazione dei pasti: Cucinare pasti bilanciati e nutrienti
    • Lavanderia: Gestire il lavaggio e la cura degli indumenti della persona assistita.
  • Assistenza medica di base:
    • Somministrazione di farmaci: Assicurarsi che la persona assuma i farmaci prescritti.
    • Monitoraggio della salute: Tenere traccia di eventuali cambiamenti nelle condizioni di salute e segnalarli ai familiari o ai professionisti sanitari.
  • Compagnia e supporto emotivo:
    • Offrire compagnia: Passare del tempo con la persona assistita, conversando o partecipando ad attività di interesse.
    • Supporto emotivo: Essere disponibile per ascoltare e offrire conforto.
  • Gestione delle attività quotidiane:
    • Organizzazione degli appuntamenti: Aiutare a pianificare e gestire gli appuntamenti medici o sociali.
    • Acquisti: Effettuare acquisti per la casa, come cibo e articoli di uso quotidiano.
  • Comunicazione:
    • Comunicare con i familiari: Fornire aggiornamenti regolari ai familiari sulla condizione e sul benessere della persona assistita.

Ci sono invece alcune attività o compiti che generalmente non dovrebbero rientrare nelle responsabilità di una badante. Ecco alcuni esempi:

  • Attività mediche complesse:
    • La somministrazione di farmaci complessi o procedure mediche avanzate dovrebbe essere gestita da personale sanitario qualificato, come infermieri o medici.
  • Procedure mediche invasive:
    • La badante non dovrebbe eseguire procedure mediche invasive, come iniezioni o procedure chirurgiche.

Quanto costa una badante?

I costi orari e gli stipendi mensili per una badante possono variare notevolmente in base a diversi fattori, tra cui la località geografica, l’esperienza della badante, il livello di assistenza richiesto e se si tratta di un impiego a tempo pieno o parziale. 

Il costo orario per una badante può variare da circa 8 a 15 euro o più, a seconda della regione e delle circostanze specifiche. In alcune zone metropolitane o in presenza di esigenze speciali, il costo orario può superare questi valori.

Se consideriamo un’assistenza a tempo pieno, con una media di 8 ore lavorative al giorno per 5 giorni alla settimana, il salario mensile lordo potrebbe variare approssimativamente tra i 1.200 e i 2.500 euro o più. Questi valori sono puramente indicativi e possono variare significativamente.

È importante notare che i costi possono essere influenzati anche da fattori come l’alloggio e il vitto forniti dalla famiglia o dal datore di lavoro, nonché dai benefici aggiuntivi. Inoltre, se la badante è assunta attraverso un’agenzia di assistenza domiciliare, potrebbero esserci costi aggiuntivi associati ai servizi dell’agenzia.

Quanto costa una badante a tempo pieno con vitto e alloggio? Una badante 24 ore su 24 dovrebbe essere pagata approssimativamente tra i 1.200 e i 2.000 euro lordi o più a cui poi va aggiunto vitto e alloggio come parte del pacchetto di retribuzione. Questo può influenzare il costo complessivo e può variare notevolmente in base all’area geografica. Se l’alloggio è fornito, il salario netto della badante può essere inferiore rispetto a una situazione in cui dovrebbe provvedere a questi aspetti da sola.

Quanto costa una badante 3 ore al giorno? Il costo orario di una badante può variare generalmente tra 8 e 15 euro o più, a seconda della regione e delle circostanze. Se si assume una badante per 3 ore al giorno, è importante considerare il numero di giorni alla settimana in cui sarà necessaria l’assistenza. Ad esempio, se si assume una badante per 3 ore al giorno, 5 giorni alla settimana, ciò rappresenterebbe un totale di 15 ore settimanali.

Quanto costa una badante 40 ore settimanali non convivente? Il costo orario di una badante può variare tra 8 e 15 euro o più, a seconda delle circostanze locali e delle competenze della badante. Se si assume una badante per 40 ore settimanali, il numero totale di ore lavorative alla settimana è di 40.

Moltiplicando il costo orario per il numero di ore settimanali si ottiene il costo settimanale. Moltiplicare il costo settimanale per il numero di settimane al mese per ottenere il costo mensile.

Questi sono solo calcoli approssimati e i costi possono variare a seconda delle circostanze specifiche. È importante ottenere preventivi specifici nella propria area e discutere dettagliatamente con la badante o l’agenzia di assistenza domiciliare per stabilire un accordo trasparente sulle condizioni contrattuali e i costi associati.

Inoltre, rispettare le normative e i requisiti contrattuali locali è fondamentale per garantire un impiego legale e trasparente.

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